Vincenzo Del Pizzo (Italia, 1971) inizia la sua formazione presso la Facoltà di Architettura di Roma approfendendo lo studio nel campo della progettazione di oggetti e complementi d’arredo. Successivamente frequenta l’Accademia di Moda e Costume di Roma, coltivando la sua innata capacità creativa ed esprimendo la sua grande passione per la moda e il costume.
Dopo diversi anni trascorsi a lavorare come fashion designer e costumista, sente la necessità di dedicarsi ad un suo personale progetto creativo che gli permetta di esprimere, senza vincoli e condizionamenti, tutta la sua fantasia e immaginazione.
Le sue idee ed emozioni si concretizzano nella realizzazione di sculture luminose che evocano i ricordi dell’infanzia e dei trascorsi di vita. Affascinato da tutti quegli oggetti “dimenticati” caratterizzati da un forte potere emozionale, scommette sulla loro virtualità favolistica capace di creare meraviglia. La sua passione nello scovare questi oggetti scartati, lo porta ad interagire con essi, resuscitandoli dalla polvere in cui sono stati abbandonati per donargli un’identità diversa, una nuova vita.
Nelle sue opere avviene un vero e proprio Ready-Made: l’oggetto, decontestualizzato dal suo territorio natale, viene riproposto e reinstallato, mediante uno straordinario innesto compositivo, in una nuova dimensione creativa. Lo stesso oggetto assume così nuovi connotati e una diversa funzionalità, evolvendosi, da simbolo archeologico della memoria in una vera e propria scultura luminosa, armonico equilibrio tra installazione ed arte applicata.